Il 30 novembre 1786, per decisione dell’allora Granduca Pietro Leopoldo d'Asburgo-Lorena influenzato dalle idee illuministe del giurista milanese Cesare Beccaria, la Toscana fu il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte, la tortura e tutte le pene corporali.
Fu una scelta innovativa e rivoluzionaria che il Consiglio regionale ricorda ogni anno, il 30 Novembre, celebrando la Festa della Toscana per riflettere su quell'evento straordinario e affermare l'impegno per la promozione dei diritti umani, della pace e della giustizia, come elemento costitutivo dell'identità della Toscana.
La ricorrenza non deve essere solo celebrativa ma un’occasione per riflettere sui temi di civiltà, per attingere alla tradizione dei diritti di giustizia radicati nel popolo toscano e attualizzarli al tempo che viviamo.
Per celebrare la ricorrenza, istituita con legge regionale n.26 del 2001, il Consiglio comunale è convocato in seduta straordinaria ed aperta il giorno 30 Novembre alle ore 9.30 presso la Casa di reclusione di via Pietro Pellegrini,17 - Massa .
Su indicazione del Consiglio regionale che con legge regionale n.46 dal 2015 "disciplina programmi e stabilisce le modalità organizzative della Festa" , l'edizione 2023 della Festa è dedicata ai valori umani e alla lotta alle diseguaglianze nel segno di don Milani.
In Consiglio presso la Casa di reclusione di Massa oltre al presidente del Consiglio comunale Agostino Incoronato , al sindaco Francesco Persiani e al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, interverranno il Vescovo Mario Vaccari e la direttrice Maria Cristina Bigi .
La seduda sarà allietata da interventi artistico-musicali degli studenti del liceo Felice Palma .
Fonte: Ufficio stampa