Vespa Velutina: informazioni

ATTENZIONE!!!

Questo è il sito storico del Comune di Massa. Le informazioni presenti non sono aggiornate. Il nuovo nuovo sito internet si trova al seguente indirizzo: www.comune.massa.ms.it. Questo sito rimarrà attivo solo per consultazioni storiche fino a gennaio del 2025, successivamente sarà disattivato.

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foto di un nido con all'esterno una vespa velutina

La Vespa velutina, comunemente chiamata Calabrone asiatico è un insetto originario dell’Asia sud-orientale. La sottospecie V. v. nigrithorax (du Buysson, 1905), comunemente nota anche come Calabrone a zampe gialle, è stata accidentalmente trasferita dalla Cina ad altre parti nel mondo. Le aree di diffusione sono la Corea del Sud nel 2003, l’Europa nel 2004 e il Giappone nel 2012.
La prima segnalazione della presenza della Vespa velutina in Europa risale al 2004 in Francia nei dintorni di Bordeaux. Probabilmente l’introduzione avvenne a causa di una singola regina feconda trasportata con un carico navale dalle province cinesi di Zhejiang o Jiangsu. L’espansione nel territorio francese ha permesso al calabrone di sconfinare sul territorio italiano. La presenza della Vespa velutina in Italia è stata accertata in Liguria nel 2012; i primi nidi sono stati ritrovati in Liguria e Piemonte nel 2013.
La Vespa velutina è ormai diffusa in Liguria sulla riviera di ponente ed è stata individuata anche in Piemonte nella provincia di Cuneo. Il rischio di espansione  di questo insetto nelle regioni limitrofe ed, in generale, in tutta la penisola è reale: oltre alla capacità di espansione della specie stessa, l’uomo trasportandola inavvertitamente con carichi di merci ne può facilitare la diffusione.
Nel mese di settembre 2019 sono stati segnalati alcuni esemplari anche sul territorio comunale, e per questo si ritiene necessario diffondere quanto più possibile l’informazione su tale insetto, al fine di consentire l’adozione di misure efficaci per contenere la sua propagazione.

DANNI CHE PUO' CAUSARE

L’allarme per la presenza di questo calabrone arriva principalmente dal mondo degli apicoltori poiché gran parte della dieta delle sue larve è a base di api.
I calabroni pattugliano l’entrata degli alveari e catturano le api bottinatrici cariche di polline al rientro nell’alveare, le uccidono e lo portano al proprio nido come alimento per la prole.
Inoltre, là dove questo predatore tiene sotto assedio gli alveari, le api bottinatrici smettono di uscire dall’arnia, non riconoscendo questo nuovo insetto predatore, e la colonia di conseguenza si indebolisce.
A causa di Vespa velutina, sono state segnalate perdite degli alveari che possono arrivare fino al 50%, con un grave danno economico al settore dell’apicoltura già in difficoltà a causa della diminuzione della popolazione apiaria.
Inoltre, essendo l’ape uno dei principali insetti impollinatori, il danno non è circoscritto solo al settore dell’apicoltura ma, più in generale, questo calabrone predando le api, rappresenta una minaccia sia alla biodiversità vegetale, che alla produzione delle colture agricole la cui impollinazione si basa sull’azione delle api.
I nidi di Vespa velutina possono contenere migliaia di individui e sono spesso costruiti anche in ambienti urbani, per esempio su alberi in prossimità delle case o su supporti artificiali (sottotetti, balconi). Le punture di Vespa velutina possono rivelarsi molto pericolose nel caso di punture ripetute o quando i soggetti coinvolti siano allergici al veleno della specie, potendo portare all’insorgenza di gravi sintomi fino ad arrivare allo shock anafilattico.

COME SI RICONOSCE

La Vespa velutina , conosciuta anche con il nome di calabrone dalle zampe gialle, è simile nell’aspetto al nostro calabrone (Vespa cabro) con la quale può essere confusa, ma le caratteristiche che permettono la discriminazione tra le due specie sono piuttosto evidenti:
La Vespa velutina è lunga dai 19 ai 29 mm con un'apertura alare tra i 37 e i 49 mm.
Antenne: sono di colore nero sulla parte superiore mentre nella parte inferiore tendono al bruno
Capo: la parte frontale di colore giallo arancio mentre la parte superiore, visibile se si guarda il calabrone dall'alto è di colore nero.
Torace: riprende il colore nero o molto scuro della parte superiore del capo.
Zampe: primo tratto delle zampe scuro, gli ultimi 5 tarsi (la parte finale degli arti divisi in piccole sezioni) sono di colore giallo
Addome: primi tre tergidi addominali sono di colore bruno scuro con il margine posteriore di colore giallo giallo-rossastro. Il quarto tergite è quasi interamente di colore giallo con all'interno un triangolino nero. La parte terminale dell'addome è di colore bruno rossastro.

NIDO

Costruisce il nido in luoghi aperti, principalmente appendendolo sui rami degli alberi ma anche su manufatti umani, ad un altezza da terra che può superare i 10 m. I nidi sono di grandi dimensioni (mediamente 60x80 cm), presentano forma rotondeggiante/ piriforme e foro di ingresso laterale.

COSA FARE

È essenziale conoscere il problema e collaborare nell’individuazione e nella segnalazione di individui/colonie in modo da poter eradicare prontamente qualsiasi focolaio di questo calabrone invasivo e limitarne, per quanto possibile, la diffusione/espansione. Le prime segnalazioni sul territorio potrebbero essere molto utili per arginare la diffusione di questo pericoloso insetto nella nostra Regione. Se si ha la possibilità di fare una foto l'indirizzo a cui inviarla è il seguente:www.stopvelutina.it.
Gli apicoltori possono aiutare nell’azione di monitoraggio posizionando trappole nei dintorni degli apiari, controllandole periodicamente per registrare tempestivamente la presenza della vespa predatrice intorno agli apiari. In caso di avvistamento di una Vespa velutina in caccia davanti al proprio apiario o se ne trovi nelle trappole durante il controllo periodico è necessario informare subito:

  • AAPT (Associazione Apicoltori delle province toscane) Via Don Luigi Sturzo, 115 - Arezzo - Tel. 0575907436 mail: arezzo@confagricoltura.it
  • ARPAT (Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani) Via Paolo Boselli, 2 - Firenze - Tel. 0556533039 mail:info@arpat.info
  • TOSCANAMIELE Via Nazionale, 250/a - Ponte a Moriano (LU) - Tel. 058357525 - mail: info@toscanamiele.it
  • COMUNE DI MASSA – Settore Ambiente – Tel. 0585 490564 – 0585 490381 – 0585 490383

A integrazione delle informazioni sintetiche sopra illustrate, si suggerisce la consultazione dei seguenti siti che trattano la problematica della vespa velutina: www.stopvelutina.it, www.vespavelutina.eu, www.arpat.info, http://www.regione.toscana.it/-/attenzione-alla-vespa-velutina.

In allegato una brochure informativa della Regione Toscana

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PDF icon Brochure informativa5.33 MB
Data ultima modifica: 
Martedì, 5 Novembre, 2019